lunedì 13 maggio 2013

Corri Alex, corri!


NON COPIATE PERCHÈ L'HO SCRITTA IO.

Una sera, Alexander uscì con i suoi amici.
Durante il tragitto per arrivare nel locale prestabilito, si accorse di qualcosa di strano:
il cellulare lampeggiava, cambiando l'orario ad ogni scatto dello schermo.
Poi si surriscaldò, e Alex lo lasciò andare.
Si ruppe cadendo, ma ad Alexander non importava, poteva capitare, no?
Lo raccolse da terra e continuarono a camminare.
Passarono una bella serata, come qualunque gruppo di 18enni avrebbe fatto il sabato sera.
I suoi amici lo riaccompagnarono a casa, poi andarono via.
Alex si sedette sul divano e iniziò a guardare un film.
Era un film piuttosto divertente, ogni battuta era alternata alle sue risate.
Quelle risate accorciavano la durata della sua vita, sempre di più..
Perché in quella casa non era da solo.
Lui era convinto di esserlo, però.
Lo schermo del televisore si bloccò, poi iniziò a provenire un rumore molesto, come un urlo fastidioso, dalle casse del televisore.
La lampadina scoppiò, e Alex scattò in piedi.
Di colpo aprì la porta e iniziò a correre, con tutta la sua forza.
Qualcosa lo stava seguendo, lo aveva visto girandosi.
Aumentò la velocità, le gambe iniziavano a fargli molto male, ma doveva correre.
Correva, anche se il dolore lo faceva stare malissimo.
Cadde a terra sfinito, e si guardò intorno, non c'era più: "L'ho seminato" pensò.
Si rialzò, stanco, e si diresse verso la casa di un suo amico.
Suonò al citofono, e chiese se fosse potuto rimanere lì per la notte.
L'amico rispose di sì, e gli aprì il portone.
Sentiva i passi di Alexander per le scale, che gli fecero capire che stava per arrivare.
Sentiva qualcuno per le scale ridere, e tornare indietro..Una voce acuta.
Paul pensò che il suo amico scherzasse, così chiuse la porta alle sue spalle e andò a dormire.
Ma, ripensandoci..
Nel suo palazzo, le scale, non c'erano.
Qualcosa lo colpì alla testa, così si addormentò.

ARTICOLO DI GIORNALE DELL'ANNO XXXX
È stato rinvenuto morto sul terrazzo di un condominio un ragazzo di 18 anni, Alexander B********.
Secondo alcune ipotesi, è stato spellato vivo. Dopo di che qualcosa gli ha staccato tre arti a morsi e l'ha appeso per una gamba al soffitto.
Inciso nei muscoli un agghiacciante sorriso che va dalla bocca alle tempie.
Il giovane ragazzo è morto per dissanguamento, sono in corso ulteriori analisi sul suo cadavere.
Le interiora sono state sparse per terra, distanti dal corpo, con segni evidenti di morsi non animali.
Sui muri è stata trovata una scritta, fatta col sangue del ragazzo, ma il testo è incomprensibile.


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